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Ecco la truffa dello squillo sui cellulari
"Ping Calls", "Cost Traps", "Wangiri" questi i nomi delle truffe telefoniche che frodano migliaia di utenti quotidianamente
A chi non è mai capitato di trovare una o più chiamate perse sul proprio cellulare e magari di richiamare per sapere chi era o di cosa si trattasse? Bene, i “geni della truffa” si sono evoluti, e da oggi conviene porre maggiore attenzione perché in alcuni casi potrebbe trattari di un nuovo metodo per “spillare” denaro ai malcapitati. “Ping Calls”, così si chiama il nuovo metodo di truffa in cui chi chiama effettua un solo squillo, ping, e la “vittima” che lo riceve una volta che richiama viene pilotato ad effettuare scelte per sottoscrivere, inconsapevolmente, abbonamenti oppure chiamate a costi elevatissimi.
Gli squilli e le telefonate civetta vengono effettuati da numeri stranieri solitamente da un prefisso moldavo +373, a qualsiasi ora del giorno o della notte. Il costo della chiamata a cui si viene reindirizzati si aggira intorno ad 1.50 euro ogni 10 secondi, 9.00 euro al minuto! Alcuni testimoni raccontano di ascoltare dall’altra parte l’audio di un film porno russo o voci confuse.
Secondo i dati raccolti dal sito Tellows.it le regioni italiane più colpite da truffe telefoniche sono il Lazio e la Lombardia seguite da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna,Toscana e Campania sebbene Sicilia, Puglia e Trentino facciano registrare un discreto traffico.
Ma a destare maggior preoccupazione non è solamente il ping call: sono infatti diverse quelle che vengono definite “Cost Traps”, le trappole costose. Frodi telefoniche con lo scopo di scalare denaro dal credito del cellulare.
Quindi occhio! Se avete dubbi sul numero di chi vi ha contattato, conviene non richiamare.
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